La mano che ha fatto la storia del poker: il campione Texas Dolly

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La mano che ha fatto la storia del poker: il campione Texas Dolly

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La leggenda vivente della storia del poker Texas Dolly, o meglio Doyle Brunson, il quale ancora oggi – dopo 60 anni di carriera – affascina tutti i giocatori e gli appassionati con la famosa storia della mano 10-2.

E noi di Betaland The Clover amiamo le storie coinvolgenti, soprattutto le leggende sul Poker: per questo ogni settimana sforniamo racconti appassionanti nella sezione Casino e Tornei.

Ma come ha inizio questa storia? Inizia dove tutti non immagineremmo mai, da una delle cose peggiori che possa capitare ad un giocatore di poker: quella di incontrare un altro giocatore desideroso di raccontare mano dopo mano la propria partita.

Ogni dettaglio per Texas Dolly è importante, soprattutto quelli che escono dalla sua fantasia, manco fosse una gara tra pescatori pronti a rilanciare su chi è tornato a casa con la cernia più grossa. Sono racconti che possono durare da un paio di minuti – tempo più che adeguato – a qualche ora. Pronti per il racconto di Doyle Brunson “Hand“?


Quando la storia del poker si fa dura

Ci sono mani che vale la pena di ascoltare, specie quelle capitate ai miti del Texas Hold’em. Tra questi appunto Doyle Brunson, che in qualsiasi foto appare con un cappello da cowboy in testa e rughe scolpite che, se sai leggerle, ti raccontano la storia del poker.

Una volta “Texas Dolly”, questo il suo nome da battaglia, disse che le regole della Texana si imparano in cinque minuti, ma per diventare bravi ci vuole una vita intera. Anche lui però è stato un poker player alle prime armi. Ecco che il nostro racconto parte dal 1976 e in particolare dal Main Event delle World Series Of Poker.

Doyle Brunson, la mano magica 10-2


Nelle fasi finali del torneo Doyle Brunson è in heads up contro Jesse Alto e gli manca davvero poco per chiudere i giochi. Quando “Texas Dolly” vede 10-2 decide di chiamare il rilancio dell’avversario che ha invece A-J. Jesse Alto è in netto vantaggio, che diventa quasi incolmabile quando al flop escono asso, jack e dieci.

Quando i due si ritrovano all in Brunson ha di fronte una montagna da scalare, ma incredibilmente un due al turn e un dieci al river chiudono il full. Brunson è campione del mondo.


Un colpo di fortuna, nulla da dire, ma la mano 10-2 assume un senso magico l’anno successivo, il 1977. Doyle Brunson è ancora in finale al Main Event delle World Series of poker. Bones Berland è l’ultimo avversario da battere, piuttosto tenace. Tutto è in bilico fino a quando Brunson non spilla un’altra volta 10-2 e finisce all in contro il punto 8-5 di Berland. Sul tavolo le emozioni si alterano con il flop 10-8-5 che sembra condannare il campione del mondo in carica.

Poi il turn: altro 10. E il river: altro 2. Incredibilmente Brunson si conferma campione del mondo con lo stesso punto che lo ha portato alla vittoria nell’edizione precedente.

Su Betaland.it puoi giocare ai tornei di poker, provando a vincere i campionati turno, ma ricorda, giocare è un attività ludica da praticare solo per DIVERTIMENTO, che viene sempre prima di tutto. Riconosci i tuoi limiti: GIOCA RESPONSABILMENTE!

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